Magia, tradizione, regali, gioia, bambini, sorrisi, carbone, paura, tutto questo si fonde nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, quando come per magia, S.Nicolò entra in casa di ogni bambino a recapitare i doni.

Questa usanza molto diffusa soprattutto nelle zone confinarie del Friuli Venezia Giulia, ho scoperto non essere così nota nel resto della regione e tantomeno nel resto della penisola. Allora cerchiamo di colmare questa lacuna.
Se nell’articolo precedente abbiamo fatto una veloce carrellata sulle principali feste, sfilate e rappresentazioni, oggi vorrei soffermarmi sui personaggi che a queste tradizioni hanno dato vita.
Ripercorriamo un po’ la storia di queste affascinanti, quanto misteriose figure della tradizione montana e centro nord europea, diffusissime e amatissime soprattutto nella nazioni a lingua tedesca e nell’est europeo, particolarmente in quelle dell’ex impero-austroungarico..
I Krampus chi sono costoro?
Il loro nome potrebbe derivare o dal bavarese “krampn“, cioè “morto”, “putrefatto” o dal tedesco “kramp“, “artiglio”.
Non si conoscono, per certo, quali siano le origini di questa creatura folkloristica. Molte ipotesi si sono accavallate nei tempi, senza però mai sfociare in una convinzione universalmente accettata:
- una tramutazione del figlio di Hel, il Dio degli inferi della mitologia norrena.
- una leggendaria figura risalente alle tradizioni alpine precristiane, affermatasi poi nell’odierna Austria, quando ancora era abitata dalle popolazioni germaniche pagane.
- vi sono anche similitudini con i miti dell’antico Dio Fauno (la cui ricorrenza era, nell’antica Grecia, proprio il 5 decembribus/decembris). Infatti i Krampus escono all’imbrunire del 5 dicembre da un luogo misterioso: la foresta.
Con l’arrivo del cristianesimo sacro e “profano” o per meglio dire pagano si mescolano, variando e compenetrando le tradizioni. Ecco allora che la tradizione dei demoni nordici si piega alla bontà e autorità della religione e ai Krampus si affianca San Nicola.
Tante altre leggende si rincorrono, tra Austria Italia e Slovenia.

Ma allora chi erano mai questi Krampus?
Si narra che nei periodi di carestia, i giovani dei piccoli paesi di montagna si travestissero usando pellicce formate da pelli e corna di animali. Divenuti irriconoscibili, andavassero in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Tra i giovani con il passar del temp, si infiltr, come spesso accade, un facinoroso, un un impostore: un demone vero e proprio. Simile in tutto e per tutto ai giovani, riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra. Per stanare e allontanare il vero demone venne dunque chiamato il vescovo Nicola, che ammansì il diavolo e lo ridusse a suo servitore.
I demoniaci Krampus e San Nicolò il papà di Babbo Natale
San Nicola di Myra, san Niccolò o san Nicolò, scegliete voi come chiamarlo, è stato un personaggio realmente esistito. Vescovo greco di Myra, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane.
San Nicola o come lo chia miamo noi, san Nicolò però è così diventato fin dal Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo; protagonista di molte leggende e racconti di miracoli a favore di poveri e defraudati, fino a trasformarsi anch’esso in leggenda e si dice, essere divenuto l’ispirazione del moderno Babbo Natale. Figura conosciuta ed amata da tutti i bimbi del mondo.
Anche qui, come per tutte le leggende, le storie da cui trarre ispirazione sono molteplici e non si sa quale sia la vera o almeno la più veritiera.

- Si narra che Nicola (san Nicolò), venuto a conoscenza della vicenda di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente ,sia intervenuto personalmente in aiuto dell’uomo e delle sue figlie. Si racconta che Nicola abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e per tre notti consecutive, l’abbia gettato il denaro nella casa dell’uomo , in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio.
- Un’altra leggenda narra che san Nicolò, già vescovo, abbia resuscitato tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne.
Verità. leggende fantasie? Forse non lo sapremo mai! E a dire il vero neppure interessa molto saperlo.
“Krampusnacht” – la notte dei Krampus
A noi basta poter vedere i Krampus ogni 5 dicembre riprendere vita nella “Krampusnacht” – la notte dei Krampus, accompagnati dal nostro amato San Nicolò a dispensare regali ai bimbi buoni e carbone ai cattivi.
Avete mai partecipato a una di queste sfilate? NO!!! Non sapete cosa vi siete persi!
Vi piacciono i film dell’orrore? Amate sobbalzare sulla poltrona, nel buio più totale del cinema? Volete spaventarvi, tremare, trepidare, correre, fuggendo terrorizzati nel buio della notte inseguiti da spaventosi mostri demoniaci? Vi piacerebbe vivere un’avventura così? Come sul grande schermo?
SÌ!
Se ne volete un assaggio:
Volete saperne ancora di più?
Allora seguitemi! Vi porto fra le Alpi Giulie e le Alpi Carniche, nel tarvisiano: qui dove tradizioni tedesche, slave e italiane da sempre si fondono e si compenetrano, nella notte magica del 5 dicembre, prende vita l’eterna lotta tra il bene ed il male e dove oni anno il nostro san Nicolò riesce a dominare i diavolacci.

A Camporosso tradizioni natalizie friulane e mitteleuropeee si incontrano nella notte dei Krampus
Sul far della sera, quando il sole lascia spazio alle tenebre, si spengono le luci, si tacciono i fanali e il buio più totale avvolge tutto l’abitato e, in questa inquietante atmosfera, dai boschi che circondano l’abitato fanno la loro comparsa i Krampus.
I Krampus, ricoperti da selvagge maschere, mantelli di pelliccia arruffati, rischiarati soltanto da fiaccole e fiamme, muovendosi fra il frastuono di catene e pesanti campanacci, al suono di campane, corni, colpi di fruste, bastoni e fascine, scendono dalle pendici dei monti, per terrorizzare grandi e piccini, che li aspettano trepidanti lungo le vie o intorno a bracieri e falò che disseminano il percorso.

Vi siete spaventati abbastanza? Avete recitato le vostre preghiere, in tutte le lingue del territorio? No aspettate! non fuggite? I terribili Krampus vi seguirebbero, regalandovi dolorose frustate!



Ma tranquilli, al rintocco delle campane, dalla suggestiva Chiesetta di S. Dorotea, fa la sua comparsa san Nicolò, per domare i demoniaci esseri, facendone i suoi servitori.

Se avete fatto i bravi, non avete nulla da temere, gli aiutanti di San Nicolò cercano solo i bimbi cattivi, per prenderli a frustate con ramoscelli di saggina,

se invece avete fatto qualche marachella, basta inginocchiarsi e recitare preghiere di pentimento e pace viene fatta.
Anzi S. Nicolò in persona verrà a ricompensarvi con regali e buonissimi pan di Krampus, pani dolci fatti con le sembianze dei demoni silvani.
La ricetta del pan di Krampus, che assieme al san Nicolò di cioccolata è fra i regali più ambiti della festa di San Nicolò dai bambini di ogni età
Molto interessante questo racconto sui Krampus; li conosco dalla televisione ma non ho mai avuto la possibilità di vederli all’azione. Il prossimo anno vorrei andare in montagna per il periodo natalizio, magari riesco a vederli
Sì speriamo prossimo anno di essere tornati alla normalità. Ti consiglio veramente di frequentare la montagna nel periodo dell’Avvento, è ricchissima di tradizioni…
Meraviglia!! Adoro questo tipo di tradizioni, soprattutto quelle legate al Natale. Immagino che quest’anno non si sia tenuta però… Ad ogni modo, molto suggestivi il tuo racconto e le foto 🙂
Infatti quest’anno tutto annullato, peccato. Le mie foto e i video si riferiscono agli anni scorsi. Mi auguro però di poter rivedere tutto già il prossimo anno!
Non avevo mai sentito parlare dei krampus, è stato davvero interessante scoprire questa bellissima tradizione! Senz’altro mi piacerebbe partecipare almeno una volta!
Speriamo il prossimo anno si possano rifare le sfilate. La tradizione è molto suggestiva e pure terrorizzante… la prima volta impresssionano, però bellissima!