In attesa di rivivere un Carnevale come si deve, con maschere, sfilate e tanta allegria riproponiamo nuovamente la storia che racconta di Trieste e della leggenda (ma sarà poi veramente solo una leggenda) dell’invenzione dei coriandoli durante il Carnevale a Trieste nel 1876.
Carnevale a Trieste e l’invenzione dei coriandoli
Lo sapevate che i coriandoli sono stati inventati a Trieste?
Immagino di no e allora seguitemi che in questo strano Carnevale di riflessione vi racconto la loro storia.
La storia dei coriandoli e della loro invenzione.
Si narra che corresse l’anno 1876 e il carnevale a Trieste stesse impazzando, il martedì grasso la tradizionale sfilata di maschere e carri stesse percorrendo le strade cittadine.
Da tutti i balconi e le finestre, come da consuetudine le persone lanciavano confetti di gesso e petali di rose.
Sfilate di carnevale a Trieste da corso Italia alla storia.
In Piazza della Borsa, quasi all’inizio del Corso Italia nella casa bassa quella con i tre poggiolini a fianco della palazzina strana, quella dell’architetto Max Fabiani, (conoscete le storia di questo palazzo ? No? Vabbe magari una delle prossime volte ve la racconto), abitava un ragazzino di quattordici anni, con poco denaro per comprare rose e bomboni.

Il geniale ragazzino invece di perdersi d’animo e di spiagnuccolare dalla mamma ebbe un’idea a dir poco rivoluzionaria: si mise a tagliuzzare delle carte colorate e a gettarle sulle mascherine sottostanti.
Durante il Carnevale a Trieste quando era sotto l’Austria per un lancio di coriandoli arrivava la polizia.
Si racconta che dopo i primi lanci addirittura un gendarme della polizia austriaca (e sì a quel tempo Trieste sotto l’Austra stava) suonò alla porta del ragazzo per chiedere spiegazioni.
“L’invenzione dei coriandoli” si diffuse velocissimamente prima tra gli altri spettatori, poi tra i concittadini, fino ad arrivare a Vienna e poi a Venezia e da il Carnevale a Triestesi diffuse tra i Carnevali in tutta Italia e nel mondo
P.s sembra che quel ragazzino fosse veramente geniale e che ne abbia fatta di strada.
Ettore Fenderl e il suo rcconto sul’invenzione dei coriandoli.
Infatti il genietto si chiamava Ettore Fenderl e da grande sarebbe diventato una celebrità nel campo della fisica nucleare, creando nel 1926 a Roma il primo laboratorio per le ricerche radioattive.
La sua “invenzione”, senza essere stata brevettata, fece il giro del mondo, ma il ragazzino, che morì a 104 anni fu praticamente dimenticato dai più, le sue scoperte quelle sì che rimangono.
Un giorno poi in un intervista a Radio Rai, nel 1957 raccontò di questa storia di invenzioni durante il Carnevale a Trieste suscitando l’interesse generale.
Della radioattività non so che dirvi ma i coriandoli quelli sicuramente sono conosciuti in tutto il mondo, dai bambini di ogni età che ancor oggi non riescono a resistere. in ogni festa o carnevale senza lanciare i “coriandoli”.
Ma il nome coriandoli invece chissà come sarà nato? Indagherò…
Buon Carnevale e speriamo di poter tornare a lanciare coriandoli