500 metri di libertà.
Parliamo di libertà, concetto alle volte dimenticato, troppo spesso dato per scontato tornato di gran moda però nell’ultimo periodo. Infatti, in questo nostro confino ad oltranza siamo riusciti a gioire per 500 m di libertà. Cosa impensata fino a poco tempo fa!
Di cosa parlo? Del famoso raggio d’azione! Il raggio motorio! Il raggio di spostamento concessoci dall’ultimissimo DPCM, che ci ha convinto di essere oramai liberi!
In questi giorni di angoscia e di prigionia coatta, nelle nostre abitazioni il raggio è diventato simbolo di gioia, di svago, di rivalsa (beh in verità anche di scherno). Giuro che ho letto: i miei 500 metri sono più belli dei tuoi.
Che dire? Più o meno tutti siamo regrediti a uno stato d’infantile ingenuità mista a strafottenza.
A parte queste considerazioni psicologico/goliardiche, che non sono materia di mia competenza, io nel mio piccolo, mi sono detta che si può fare in 500 metri?
Viaggiare? Sognare? Sperare?
Non guardatemi (anzi non leggetemi) con gli occhi sbarrati!
Io ci provo! E vi sorprenderò! Con nuove scoperte, curiosità e viaggi! In fondo ho sempre detto che si può viaggiare nel nostro Fvg e allora perché non farlo a Trieste? O meglio nel proprio rione o ancora più nel proprio raggio?
Da domani allora partiamo all’esplorazione della mia fantastica capanna di 500 metri di raggio (citazione, anzi meglio parafrasi della famosa canzone I Watussi).
Partiamo citando il poeta: “la via della gioia e dell’amore“. Sapete di cosa parlo? E di chi parlo?A che cosa mi riferisco?
No? Io penso di sì! Se vorrete seguitemi i prossimi giorni avrete la risposta.
Viaggeremo attraverso incredibili mondi ed avventure in 500 metri di libertà!Poi però speriamo di poterci spostare un pochino di più… che non ho così tanta fantasia!