Candelora i suoi riti, i suoi detti e i suoi significati li conoscete? A me questa mattina aprendo la finestra mi è sorto un dubbio! Una filastrocca riecheggiava nella mia mente…
Se la vien con sole e Bora de l’inverno semo fora; se la vien con piova e vento dell’inverno semo dentro!
Detto triestino
Candelora e se non la vien con sole e Bora…?
E se la vien con calma e nuvoli?
Mah? Mi è venuta voglia di saperne di più.
Candelora detti e tradizioni popolari
Allora ho cercato Candelora: detti popolari e ho scoperto che l’Italia è bella perché è varia. Infatti ogni regione, ogni città ha il suo detto per il 2 febbraio!
Di una cosa però siamo certi in Italia, ma anche in altre parti del mondo, il secondo giorno di febbraio è tempo di predizioni! No niente maghi o astrologi, solo sane tradizioni della cultura contadina, che permettono attraverso l’osservazione del cielo e del clima di trarre presagi sul futuro meteorologico di fine inverno.
Se l’inverno termina astronomicamente il 21 marzo, in molte culture i primi giorni di febbraio sono visti come un punto di svolta, di mezzo inverno o forse anche di preludio alla bella stagione, momento giusto per divinare!
Non illudiamoci febbraio è mese pazzo e imprevedibile e il cattivo tempo è sempre pronto a rifarsi vedere e sentire, ma le giornate che si allungano fanno presagire un cambio di rotta.
Tutto il mondo sembra concorde con questa idea di divinazione meteorologica.
Il 2 febbraio nel mondo
In Nord America abbiamo il giorno della Marmotta (tradizione simile si ha anche in Piemonte dove si parla della giornata dell’Orso).
«Se l’ors a la Siriola la paia a fà soé
“Se l’orso alla Candelora fa asciugare la paglia (il giaciglio), si rientra nell’inverno”. Detto piemontese
a’nt l’invern tornoma a intré»
Tradizione vuole che in questa giornata gli animali che passano i mesi invernali in letargo escano “a dare un’occhiata al tempo”. In base a cosa trovano fuori decidano poi se tornare a dormire o a iniziare a prepararsi alla buona stagione (in pratica, più o meno, come noi alla domenica mattina).
In Francia la Candelora (Chandeleur), è conosciuta perché è il giorno in cui si preparano le crêpes come simbolo di amicizia, retaggio di un usanza antica in cui i mezzadri le offrivano ai loro padroni. Noto ultimamente che nei paesi di lingua francofona molte feste si traducono in riti mangerecci. Tradizione simile si ritrova poi in alcuni stati degli USA in cui il 2 febbraio è uso preparare pancake, che infondo altro non sono che una sorta di crepes rivisitate.
In Messico come sempre abbiamo tradizioni piene di fascino pertanto la Candelora (Candelaria), è un giorno di festa importante. Il 6 gennaio si nasconde una figurina di Gesù in una torta tipica a forma di ghirlanda ripiena di frutta candita la “rosca de reyes”. Chi la trova dovrà preparare e offrire a tutti dei tamales (involtini a base di mais ripieni di carne e verdure) durante il día de la candelaria, cioè il giorno della candelora.
La Candelora nella tradizione religiosa
Una tradizione cristiana, o forse è meglio dire cattolica, pone la Candelora come giorno che pone fine al tempo del Natale. Si disfa quindi il presepe e gli addobbi natalizi (alla faccia di chi come me al 5 gennaio inizia a disfare tutto). Perchè vi chiederete? Me lo sono chiesta anche io e la spiegazione c’è!
Nella tradizione cattolica, la Candelora è il giorno della presentazione di Gesù al Tempio e della benedizione delle candele, simbolo della «luce».
Per la tradizione questo giorno è considerato anche il giorno della Purificazione di Maria, a 40 giorni dal parto. Secondo un’usanza ebraica, le donne che partorivano un maschio venivano considerate impure per 40 giorni, trascorsi i quali dovevano recarsi al Tempio per purificarsi.
Luce, Candele, purificazione ed ecco allora che il 2 febbraio troviamo un altra tradizione, diffusa un po’ ovunque: quella di pulire la casa a fondo per purificarla e prepararla alla nuova stagione.
A queste tradizioni religiose si sovrappone anche l’usanza pagana di addobbare la casa con candele bianche e con un particolare ornamento di origine precristiana, probabilmente celtica: la “Brigid’s cross” (croce di Brigida). Una croce, formata da rami ed erba secca.
Ovviamente questa tradizione ci fa pensare al giorno di Imbolc (che significa in grembo), chiamata pure il “Giorno di Santa Brigida“, l’antica festa del culmine dell’inverno che cadeva tradizionalmente tra il 1º e 2° giorno di febbraio, nel punto mediano tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera. Giorno dedicato alla dea celtica Brigid, dea della luce, del fuoco e del sole, ma anche della luna, della purificazione e dell’allattamento
Se pensate che queste tradizioni siano tipiche solo dell’Irlanda (dove il 1 febbraio è considerato per tradizione il primo giorno di primavera) o delle isole Britanniche potrei stupirvi dicendo che l’intero territorio della Brianza (che deriva dal nome Brigantia) è dedicato a lei.
Torniamo quindi in Italia e alle nostre filascrocche sul tempo e con pace dei colonelli Bernacca, Baroni, Giuliacci (chi se li ricorda?) o Morico, vediamo come possono aiutarci a capire che tempo farà?
Candelora in Italia tra detti e proverbi
L’Italia si sa è lunga, varia e solitamente piena di contraddizioni, infatti regione o meglio città che vai detto della Candelora che trovi!
Questa volta però vi stupisco l’Italia sembra unita, da nord a sud, o quasi; qualche distinguo è sempre d’obbligo! Partiamo dalla Sicilia:
Ppà Cannalora a mmirnata ie fora ma se fora un iè, n’atri quaranta jorna cci n’è
Se il tempo nel giorno della Candelora è buono, allora sì che l’inverno sta per finire. In caso di pioggia e vento, il brutto tempo continuerà per altri 40 giorni. Detto popolare siciliano
Risaliamo a Roma e nel Lazio e troviamo più o meno lo stesso detto
“Quando vien la Candelora de l’inverno semo fora; ma se piove o tira il vento de l’inverno semo dentro”.
Quando arriva la Candelora, dell’inverno siamo fuori, ma se piove o tira vento siamo ancora dentro. Detto umbro-laziale
Il risultato non cambia in Lombardia o in Veneto.
«Il di’ dla Candelora
Il giorno della Candelora dell’inverno siamo fuori, ma se piove, fiocca o tira vento all’inverno andiamo dentro.
de l’inverno sem fora
ma se piov, fioca o tira il vent
in dl’invern andem in den»
Detto lombardo
«Col dì de’a Candeòra
Il giorno della Candelora dell’inverno siamo fuori, ma se piove, fiocca o tira vento all’inverno andiamo dentro. Detto veneto
de l’inverno semo fora;
ma se piove o tira vento,
de l’inverno semo ancora ‘rento.»
Dai per una volta l’Italia è unita nessun distinguo, più o meno tutti sono concord, se non piov o non tira vento l’inverno è finito!
Sicuri? No il centro Italia va da solo! Toscana ed Emilia Romagna recitano così e tutto cambia!
«Pella ‘Andelora
Per la Candelora, se piove o se grandina, siamo usciti dall’inverno; ma se c’è il sole più o meno sereno, siamo ancora in mezzo all’inverno. detto toscano
se pioe o se gragnola
dell’inverno semo fora;
ma se sole o solicello
semo ancor in mezzo a i’verno.»
Al dé dl’Inzariôla,
Il giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall’inverno siamo fuori,ma se c’è il sole ne avremo ancora per un mesetto. Detto emiliano
o ch’al naiva o ch’al piôva
dal invêren a sän fòra,
mo s’ai é al suladèl
a in arän anc pr un msarèl
Ok capito, i detti e le usanze regionali italiane ne sanno meno dei colonelli dell’Areonautica, una cosa però è certa tra un mesetto, massimo 40 giorni l’inverno sarà finito!
Belle le certezze! Comunque il mio dubbio su come interpretare la giornata odierna ancora non sono riuscita a risolverlo!
Forse però mi vengono in aiuto gli “amici ” friulani che, speriamo non soltanto per far dispetto ai triestini, recitano così…
“A la Madone-cjandelore, s’al è nulât il frêt al è lât, s’al è seren il frêt al ven”
Alla Madonna della Candelora se c’è nuvolo il freddo è andato, se c’è sereno il freddo viene. Detto friulano
Mi hai aperto un mondo! Non avevo idea che anche nel mondo ci fossero detti e tradizioni per la giornata della Candelora, pensavo si trattasse strettamente di una cosa italiana. Ma in realtà avrei dovuto immaginarlo, in fondo ogni festa ha le sue declinazioni nei vari Paesi..
Ti confesso… ha sorpreso anche me, credevo la Candelora fosse solo una piccola filastrocca. Ma in fondo dietro ad ogni usanza c’è sempre un fondamento di storia che prova che poi non siamo cosi diversi…