Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei fatto parte della giuria di qualità dell’Aquileia Film Festival 2021, mi sarei messa a ridere e non gli avrei creduto.
Se poi questa persona avesse rincarato dicendomi che per ben due anni di seguito sarei stata uno dei membri della giuria dell’Aquileia Film Festival gli avrei detto: «ma non ti senti bene?»
Invece… invece…
Contro ogni più fantasiosa fantasia fantastica, è proprio vero, io per due anni ho fatto parte della giuria di qualità dell’festival cinematografico di Aquileia!
Beh a dirla tutta, se quattro anni fa qualcuno mi avesse detto che io avrei avuto un blog, avrei gestito siti e canali social e sarei diventata un FVG Ambassador beh anche su quello mi sarei messa a ridere, ma si sa per me gli ultimi anni sono stati strani (forse, se possibile, anche più particolari che per il resto del mondo) e soprattutto forieri di cambiamenti e stravolgimenti.
Ma si sa, la è la vita ad essere strana, imprevedibile e non si può mai sapere dove andrà a parare. Perciò: eccoci qua nuovamente a raccontare di Aquileia e del suo festival cinematografico.
Archeologia all’Aquileia Film Festival 2021
Per chi non lo conoscesse incominciamo a spiegare cos’è il festival cinematografico di Aquileia e perché merita la nostra attenzione.
L’Aquileia film festival è una rassegna di film che si tiene ormai da dodici anni su piazza Capitolo, la piazza antistante la Basilica Patriarcale di Aquileia. Qui tra campanili, steli con lupe romane e cimiteri sacri alla patria, sul far degli ultimi giorni di luglio vengono proiettati interessantissimi docu-film a tema archeologico.
I film selezionati da Fondazione Aquileia e Archeologia Viva/Firenze Archeofilm vengono poi commentati da famosi archeologi, divulgatori, uomini e donne di scienza e cultura.
Il mio festival cinematografico di Aquileia
Negli ultimi due anni io ho avuto il piacere e l’onore di prendere parte all’AFF, in qualità di giurata a rappresentare gli Ambassador del Friuli Venezia Giulia e idealmente tutto il pubblico.
Far parte di una giuria tecnica di esperti di comunicazione, registi e archeologi è bellissimo perché ti permette di scoprire sfaccettature e particolari dei film che da sola non avresti notato e queste particolarità alle volte sono in grado di cambiare totalmente la percezione stessa dell’opera.
Se l’anno scorso ho partecipato alla rassegna cinematografica di Aquileia un po’ come in trance, forse neppure del tutto conscia di dove mi trovassi, (se volete qui potete trovare il mio articolo su Aquileia Film Festival 2020) quest’anno ho preso maggior coscienza, gustandomi ogni momento della rassegna.
Adesso vi racconto…
Il festival cinematografico di Aquileia edizione 2021 tra concorso e fuori concorso
L’Aquileia film festival 2021 ha preso il via in un caldo e pazzo fine luglio, sospeso tra arcobaleni, pioggia, vento e stelle, con una serata tributo al milite ignoto, (di cui quest’anno ricorre il centenario). Sugli schemi di Aquileia (e in contemporanea in streaming sul sito di fondazione Aquileia) è stata proiettata la copia restaurata di Gloria, apoteosi al soldato ignoto. Un film datato 1921 oggi sapientemente restaurato dalla Cineteca del Friuli e arricchito da unanuova colonna sonora, in musica elettronica, eseguita per l’occasione dal vivo da Valter Poles, Diego Cal e Martina Petrafesa.
Il film ripercorre le struggenti giornate di cent’anni fa, quando Maria Bergamas, madre di un soldato triestino irredento, disperso al fronte, fu chiamata a scegliere, all’interno della Basilica di Aquileia, tra undici salme non identificate, una bara da issare sul treno, partito da Trieste per portare le spoglie del milite ignoto da tumulare nell’altare della patria, dove ancora oggi riposano.
Magari però di questa storia ricca di significati ed emozioni ne riparleremo a novembre, quando, in occasione della giornata delle forze armate, verrà trasmesso sui canali Rai La scelta di Maria, di Francesco Miccichè con Cesare Bocci, Sonia Bergamasco e Alessio Vassallo, girato proprio in questi giorni ad Aquileia, che ne ripercorre la storia.
Torniamo invece al nostro Aquileia film festival e alle pellicole in concorso
Aquileia film Festival 2021 e l’archeologia subacquea
Tra i vari film in gara quest’anno al Festival aquileiese ho notato un filo conduttore che mi ha piacevolmente interessato: l’archeologia subacquea.
Molti dei film proposti infatti ruotavano attorno alla storia e all’evoluzione dell’archeologia sottomarina. Personalmente di archeologia io ci capisco poco e di subacquea ancor meno pertanto questo mi ha subito incuriosito.
L’Ippos, omero e le navi fenice
Abbiamo iniziato la prima sera parlando di Ippos e di teorie sul Cavallo di Troia. Ipotizzando che il famoso manufatto descritto da Omero potesse non essere proprio un cavallo, ma forse chissà un imbarcazione fenicia. Peer saperne di più vi consiglio di guardare “Il mistero del Cavallo di Troia. Sulle tracce di un mito” dove si scandaglia la teoria di Francesco Tiboni, archeologo navale, che ipotizza nuove rivoluzionarie scoperte che potrebbero far riscrivere una delle storie più famose di tutti i tempi.
La storia dell’Archeologia subacquea in Italia
Attraverso il docu-film “Il patrimonio sommerso. Un museo sul fondo del mare” (per chi fosse interessato il film è visibile su Raiplay), ho scoperto la storia della subacquea italiana, partita dai ritrovamenti a fior d’acqua, poi continuata con la ricerca di relitti nelle acque del mar Ligure e continuata da ritrovamenti sempre più spettacolari nelle acque del Mediterraneo più profondo.
Assieme ai ritrovamenti abbiamo anche rivissuto le vite dei pionieri di questa scienza, quali Nino Lamboglia e Sebastiano Tusa che con tenacia, determinazione e tanto spirito pionieristico ci hanno permesso di scoprire almeno una prima piccola parte del grandissimo patrimonio sommerso che i nostri mari ancora custodiscono.
Robot archeologi il futuro dell’archeologia subacquea?
Il cortometraggio “Indagini in profondità. Il robot degli abissi” segue una squadra di archeologi al largo delle coste di Tolone, in Francia, che sta per inviare su un relitto un robot umanoide per riportare in superficie un tesoro sommerso? Sarà forse questo il futuro della subacquea? Beh non sono certamente un’esperta ma definire archeologo uno strumento meccanico capace di portare a galla reperti, beh mi sembra alquanto prematuro.
Per finire poi due lungometraggi sulla storia del Friuli Venezia Giulia e le sue particolarità, ma di questo magari parleremo in un articolo successivo…