Il Friuli Venezia Giulia, un piccolo compendio dell’Universo diceva Ipollito Nievo. Tra mare, montagna, città d’arte, tradizioni troviamo anche Aquileia, che con il suo immenso sito archeologico e la sua maestosa basilica patriarcale è stata dichiarata sito UNESCO nel 1998.
Aquileia film festival 2020
Proprio qui, all’ombra dell’omonima Basilica, si tiene ogni anno nel mese di luglio, Aquileia Film Festival. Rassegna di cinema arte e archeologia, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva e Firenze Archeofilm e il patrocinio del Comune di Aquileia, giunta oramai all’undicesima edizione.
Le piazze, che circondano la basilica di Santa Maria Assunta, durante il festival, vengono trasformate in immense sale cinematografiche. Qui più di mille persone, assistono alle proiezioni dei film. La formula è quella ormai rodata, cinema, archeologia e grandi divulgatori scientifici si alternano sul palco per cinque serate.
Quest’anno però alla tradizione si sono aggiunte alcune novità.
La prima: si è scelto di dividere il pubblico su due piazze.
Alla tradizionale piazza Capitolo, si è aggiunta piazza Patriarcato, aumentando ancor più la suggestione dell’evento.
A questo sdoppiamento del pubblico si è affiancata poi la diretta streaming sul sito della Fondazione, dando così la possibilità ad un pubblico sempre più vasto di seguire i film, i dibattiti e soprattutto di conoscere la bellissima cittadina e il suo parco archeologico.
Una terza novità ha riguardato la procedura di votazione.
I nuovi regolamenti e norme hanno impedito il voto attraverso i tradizionali giudizi del pubblico. Si è optato per una giuria di qualità.
Qui sono entrata in gioco io, perché grazie a Promoturismo FVg, sono stata chiamata rappresentare il pubblico.
La giuria
Giuria di qualità?
Ma allora tu che ci facevi? Me lo sono domandata anche io, più volte in questi giorni. Non sono esperta di archeologia e neppure di arte cinematografica.
Quindi? Quindi io dovevo dare voce al pubblico e a giudicare e criticare beh concedetemelo sono bravissima!
La qualità era tutelata dagli altri membri: il presidente Dario De Blasi direttore del Firenze Archeo Film, Simonetta Di Zanutto giornalista e travel blogger, Marco D’Agostini, regista, Luca Villa archeologo e infine io, in rappresentanza degli FVG Ambassador e come già detto del pubblico.
Per gentile concessione @fondazione Aquileia
Aquileia
In questi cinque giorni di Aquileia film festival 2020, ne ho approfittato per farmi anche dei giri tra le rovine e gli scavi del sito archeologico. Ho trovato il tutto, ancor più organizzato ed interessante di come ricordassi.
Le cose da vedere sono però talmente tante che in realtà sono riuscita a dare solamente un’occhiata superficiale e ovvia alle attrazioni più importanti. Mi sono quindi ripromessa di tornare con calma a rivedermi tutto con nuovi occhi, più consapevoli.
Vivere un esperienza come questa è già di per se emozionante, farlo poi al cospetto di secoli, anzi millenni di civiltà fa rivedere e riconsiderare il sito e la sua storia in maniera più cosciente.
Aquileia in film
Torniamo alla nostra rassegna Aquileia film Festival 2020! A dare il via martedì 22 luglio, ci ha pensato la proiezione di “Le tre vite di Aquileia”, il docu-film voluto dalla Fondazione Aquileia per far conoscere al grande pubblico la storia millenaria della città, realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con Sky Arte e Istituto Luce Cinecittà, per la regia di Giovanni Piscaglia.
Lo sapevate che Aquileia è rinata dalle sue ceneri come una fenice ben tre volte? Alla magnificenza della città porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente si è sostituita la Aquileia testimone del primo Cristianesimo, con vescovi che l’hanno fatta diventare la più grande diocesi metropolitica del continente. Ultima ma non meno importante la Aquileia del novecento, simbolo patrio della ritrovata unità nazionale e sede di un importante cimitero militare da cui ha preso il via il viaggio della bara del Milite Ignoto alla volta dell’altare della Patria a Roma.
A seguire i giorni successivi i film in concorso. Produzioni internazionali, che ci hanno permesso di rivivere “Pompei, dopo il disastro”di Sabine Bier, “La storia della scuola di archeologia italiana di Atene” prodotto da Rai Cultura con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli ed “Egitto: i templi salvati” di Olivier Lemaitre che ricostruisce il salvataggio dei siti archeologici nella Nubia da parte della neonata Unesco.
Ma non è finita qui, abbiamo anche potuto scoprire “La storia dimenticata degli Swahili” di Raphael Licandro, che ci ha portato lungo la costa orientale dell’Africa a conoscere una civiltà multirazziale poco conosciuta.
Il film vincitore
Tra tutte queste interessantissime testimonianze la giuria però ha deciso di premiare vincitore dell’Aquileia film festival 2020 l’insolito “Antico Presente” di Lucio Fiorentino, un innovativa visione di un museo, (nello specifico il museo archeologico di Napoli).
Il museo in questo corto diventa un luogo non solo da visitare ma soprattutto da vivere ed emozionare. Statue, reperti, quadri, capolavori senza tempo vengono rivisti attraverso gli occhi e i sentimenti di chi il museo lo visita e lo lavora.
Antico presente come vincitore dell’undicesima edizione dell’AFF si è aggiudicato la splendida fotografia del maestro Elio Ciol, divenuta simbolo di Aquileia, che è stata consegnata di persona dal maestro durante la serata conclusiva.
Che altro raccontarvi di questa splendida avventura: che ogni sera sul palco si sono succeduti archeologi, divulgatori, direttori di museo, registi che ci hanno parlato della loro visione dell’arte e della storia.
Volete sapere altro?
Non vedo l’ora che incominci la prossima edizione di Aquileia Film Festival!
Se volete saperne ancora di più potete leggere anche il mio articolo sul blog di Turismo FVG