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Val Bartolo valle incantata del tarvisiano

Baite Aperte in Val Bartolo, la manifestazione e la valle nascosta del tarvisiano, che riservano sempre tantissime sorprese

La Val Bartolo, la famosa, ma al contempo poco conosciuta Valle che dall’abitato di Camporosso in Valcanale, si insinua tra le Api Friulane fino ad arrivare al confine con la regione di Kartner, (in pratica la Carnia austriaca) è una stretta e piccola valle, capace però di riservare al visitatore sempre una sorpresa differente. Oltre alla bellezza del luogo e alla sua atmosfera da favola sia in estate con i suoi verdi prati, sia in inverno, con la sua immacolata coltre di neve, la Val Bartolo riserva anche altre sorprese. Una di queste è la tradizionale manifestazione Baite Aperte in Val Bartolo che si tiene ogni anno alla fine dell’estate.

Val Bartolo Camporosso
Val Bartolo Camporosso in versione innevata

Val Bartolo Camporosso e le sue perle nascoste


Val Bartolo
Veduta della Val Bartolo, la piccola valle del tarvisiano, laterale all’abitato di Camporosso, che si insinua tra le Alpi Friulane fino al confine con l’Austria.

Di Val Bartolo Camporosso e delle perle del tarvisiano abbiamo già parlato varie volte qui sul blog, l’ultimo articolo risale a poche settimane fa, quando suggerivamo 5 idee per un weekend, ma oggi vogliamo citare noi stessi e il nostro articolo di oramai più di due anni fa in cui parlavamo della valle friulana e della manifestazione Ein Prosit.

La val Bartolo è una valle strana, sconosciuta i più, di non facile accesso, perché per arrivarci bisogna percorrere una stretta strada forestale che tra ripidi contrafforti di rocce a strapiombo (qui a metà circa infatti troviamo pure una palestra di roccia dove poter provare l’ebrezza dell’arrampicata) costeggia il torrente Bartolo per aprirsi sul finire in una sorta di valle incantata che ricorda i verdi prati di Heidi.

Dal nostro Blog Moonlightloren
Val Bartolo stavoli  e malghe

Meno battuta dagli escursionisti rispetto ad altre zone del tarvisiano, la val Bartolo è il luogo ideale per chi vuole trascorrere alcune ore in completo relax immerso nella natura. La valle è collegata all’abitato di Camporosso da una strada forestale, agibile in tutte le stagioni, a piedi, in bicicletta o in auto. La strada è percorribile in auto (solo per i residenti o i clienti delle baite) ma con molta prudenza, perché non è asfaltata e il fondo, soprattutto in inverno e dopo le piogge è spesso piuttosto accidentato.

La strada della Val Bartolo parte, come abbiamo già detto, da Camporosso, la frazione di Tarvisio che troviamo ai piedi del monte Lussari, per l’esattezza, dal bar “La Bettola”, (un tempo conosciuta come da Benito), posto a fianco della Ciclovia AlpeAdria e, dopo circa quattro chilometri, quasi tutti su sterrato, si arriva alla “Baita da Beatrice”.

Val Bartolo valle del tarvisiano fuori dal tempo, dal sapore fatato

Personalmente consiglio di salire a piedi o in bici per poter apprezzare la bellezza della prima parte della vale, cioè della gola stretta che si insinua all’interno della Foresta Millenaria di Tarvisio, per assaporarne lentamente i suoni, gli odori, e i paesaggi, che in questi quasi quattro chilometri cambiano molto spesso, come muta spesso anche la vegetazione. Il pino nero, lascia il posto al faggio, all’abete rosso (dell’abete e delle sue particolarità abbiamo raccontato già, parlando della Val Saisera, della sua Foresta di abeti di risonanza e del suo Festival), al pino silvestre e al mugo.

Val Bartolo la foresta millenaria di Tarvisio

Inizialmente la valle presenta sulla sinistra un’alta parete di roccia friabile, mentre sul lato a destra scorre il greto del rio Bartolo.

Dopo alcune centinaia di metri la roccia lascia il posto ad un folto bosco di conifere e la passeggiata continua al fresco anche nelle calde giornate estive.

Il poco dislivello e la facilità di percorrenza del sentiero fanno sì che questa valle sia una destinazione praticabile durante tutto il corso dell’anno, anche in inverno mediante l’uso di ciaspole o sci da alpinismo.

Continuando la risalita, ad un certo punto la parete rocciosa si sposta sul lato opposto e la vallata si allarga, in realtà, attraverso vari ponticelli saremo noi a spostarci da una parte del Rio Bartolo all’altra.

La parte più particolare e sorprendente della Val Bartolo, però è la parte alta, conclusiva. Qui subito dopo la Baita di Beatrice (il ristorante di cui già dicevamo prima), la valle si apre in una distesa di prati, disseminati di piccole baite,malghe e stavoli di proprietà, che si popolano soprattutto in estate e nei periodi festivi.

Tra le sorprese che la Val Bartolo regala c’è sicuramente Baite Aperte, durante il periodo della manifestazione, infatti, la valle assume connotati particolari è sicuramente. Vediamo allora un po’ più da vicino la manifestazione.


Baite Aperte in Val Bartolo

L’evento che si svolge ogni anno gli ultimi weekend di agosto,organizzata dall’Associazione 100% Valcanale, giunto quest’anno alla sua 18° edizione, con lo scopo di far conoscere ai più la val Bartolo e nel contempo di scoprire i sapori e le tradizioni del nostro Friuli Venezia Giulia, assaporandone gusti e profumi, conditi con l’allegria, l’amicizia e la grande ospitalità della gente di montagna.

Baite Aperte in Val Bartolo 2022

Baite Aperte in Val Bartolo è l’evento principale dell’estate in valle. Si tiene negli ultimi due weekend di agosto.

I visitatori della festa in questi due fine settimana possono trascorrere alcune ore spensierate in uno scenario di rara bellezza, tra musica, balli, assaporando le prelibatezze della cucina locale nelle dodici baite aperte per l’occasione.

Nelle tredici baite, solitamente private e non visitabili, in questi giorni di festa vengono allestiti dei punti enogastronomici, dove assaporare piatti tipici come la polenta con la salsiccia, i cjarsons (tipico piatto della Carnia), frico e polenta, affettati misti, cotto con il kren, formaggi come il montasio e dolci fatti in casa.

Baite aperte in Val Bartolo 2022

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In particolare ecco la locandina dell’edizione Baite aperte in Val Bartolo 2022, con nello specifico le Baite e i menù che si possono assaporare

Ma siamo in Friuli Venezia Giulia e non può ovviamente mancare il bere! E dalla vicina Austria ecco arrivare la BIRRA! Gli organizzatori però si raccomandano di bere con moderazione perché la strada per ridiscendere a valle è lunga e presenta anche qualche piccola… difficoltà, perciò meglio essere sobri, o almeno vigili!

Oltre ai punti di ristoro salendo in Val Bartolo si potrà godere, come da tradizione, di musica anche con artisti dal vivo che allieteranno gli escursionisti e i turisti con le loro esibizioni.

Questa edizione di Baite Aperte in Val Bartolo per quest’anno è quasi conclusa, rimane ancora il prossimo weekend 27 e 28 agosto, se proprio non riuscite ad esserci, io vi consiglio di segnarvi sull’agenda l’evento per il prossimo anno, perché l’edizione 2023 di Baite Aperte sarà ancora più bella e più ricca!

1 commento su “Baite Aperte in Val Bartolo, la manifestazione e la valle nascosta del tarvisiano, che riservano sempre tantissime sorprese”

  1. Valle molto bella e festa interessante, peccato che i prezzi quest’anno fossero non proprio popolati, i listini sembravano quelli di un ristorante di lusso piuttosto che di una sagra dove si mangia su piatti di carta senza alcun servizio. un piatto di affettati e 5 cevapcici con due fette di polenta riscaldata, due birre da 0.4, una fettina di crostata per un totale di 50 euro mi sembra veramente esagerato!

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