La voglia di ricominciare a viaggiare e tantissima e dopo tanta sedentarietà e limitazioni la voglia di partire per luoghi esotici e lontani è tanta.
Magari anche voi, come me, non vi sentite però ancora pronti per un viaggio vero e proprio.
Che ne dite allora di fare un tour che abbraccia tre nazioni? Attraversando tre confini, visitando tre laghi.
Allora seguite il mio consiglio venite in Friuli Venezia Giulia!
Tre laghi, tre confini, tre nazioni
Per non stancarci, non andar lontano e sicuramente non sbagliare si può scegliere il “tour tre laghi”, uno in Italia gli splendidi laghi di Fusine, uno in Slovenia il biolago Jansa creato non da molto alle porte di Kranjska Gora e per finire Il Woorthersee e la magia di Velden. Partiamo da quest’ultima e prima di inoltrarci nell’Austria piu vera, lungo la strada è d’obbligo una tappa all’Atrio.
L’Atrio è un importante centro commerciale alle porte di Villacco, non storcete il naso neppure a me piacciono i centri commerciali però questo ha un sapore Mitteleuropeo, con negozietti che vendono sfiziosi oggetti per la casa (ma ne riparleremo sotto Natale, quando a mio avviso il centro da il suo meglio), vestiti tipici austriaci, bancarelle di prodotti del territorio, al secondo piano c’è pure un self service. Non arricciate il naso, io odio i self-service da centro commerciale, ma qui si mangia una buonissima Frittaten suppe e delle WiennerSnitzel, con una Kartoffesalat – le famose patate all’austriaca – accompagnate da una salsa di lamponi niente male e per un pranzo veloce è un luogo da non sottovalutare. Oggi, poi ho trovato pure una chicca, il negozio Nespresso propone una novità il caffè Trieste, una nuova miscela, in edizione limitata, in onore della nostra città. Orgoglio tergestino!
Velden e il Woorthersee
Ripartiamo per splendida cittadina di Velden am Woorthersee, rinomata stazione di villeggiatura sulle sponde meridionali dell’omonimo lago, in cui nelle calde giornate estive si può trovare refrigerio facendo un bagno o standosene comodamente sdraiati su un lettino dei tanti stabilimenti balneari, oppure veleggiando da una sponda all’altra, ma anche nelle giornate grige e un po’ uggiose questa cittadina riesce a regalare momenti molto piacevoli magari con una distensiva passeggiata, anche se avvolti in un impermeabile o sotto un ombrello, sul suo lungo lago.
Oppure con uno struscio tra negozi, o ancora una sosta in pasticceria o nelle tante gelaterie che costellano le vie principali,
o una gita in battello. Ultima rimane l’opzione casinò, ma a me non piace il gioco è ancor meno stare chiusa in un locale, perciò questa opzione la salto sempre, meglio una sosta su una delle innumerevoli panchine a contemplare il paesaggio e le paperotte che nuotano.
Il bio lago di Kraniska Gora
A pochissimi km dalla cittadina di Kraniska Gora,
in territorio Sloveno, negli ultimi anni è stato realizzato un bel bio lago,
in cui nelle giornate più calde ci si può tuffare da un trampolino o prendere il sole sulle sue piccole spiaggette, o se piace si può pescare. Se però come oggi il sole non c’è nessun problema si può sorseggiare un cocktail in uno dei tanti bar, rilassarsi sorseggiando un caffè sulle sedie sdraio, o più semplicemente fare una passeggiata sui suoi ponticelli.
E non dimenticate di farvi una foto con lui:
I laghi di Fusine
Rientriamo in Italia per l’ultima tappa del nostro tour e per ultimo come sempre ci teniamo il meglio! I nostri bellissimi Laghi di Fusine, due perle smeraldo incastonate nelle Alpi Giulie, da poco patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Ho tenuto Fusine per ultimo perché secondo me una visita a questi laghi è sempre un momento di appagamento totale, sia nelle giornate soleggiate d’estate, sia quando il cielo si rabbiuia.
I laghi di Fusine sono due laghetti di origine glaciale, collocati in un anfiteatro calcareo creato dal Monte Mangart che dal 1971 fanno parte di un’area protetta, il Parco naturale dei Laghi di Fusine. I i due laghi sono denominati rispettivamente Lago Superiore e Lago Inferiore, la loro alimentazione avviene principalmente per via sotterranea dalle acque nivali e piovane che provengono dalle retrostante catena del Mangart. Anche il collegamento tra il Lago Superiore e l’Inferiore, separati tra loro da un dislivello di pochi chilometri, è sotterraneo, essi sono infatti interconnessi tra loro ed è il lago superiore a alimentare quello inferiore.
Ma lasciamo queste chiacchiere da geometri e geologi ed immergiamoci nel mondo fatato dei nostri laghi, magari facendo il giro dei laghi alla ricerca di scorci che ci facciano innamorare.
Se poi durante il giro ci viene voglia di un caffè o di un aperitivo possiamo sorseggiarli in una delle tante baite e riposarci ammirando la natura incontaminata e se avete voglia di un pranzo o una cena, ammirando il lago leggete l’articolo Laghi di Fusine tra ricordi e minestre.